45 – ‘O vino bbuono

Quando il vino nelle damigiane era fresco, novello, appena arrivato, le locande napoletane avevano una usanza, esporre all’esterno della bettola un ramo bello fronzuto, ‘na frasca.

Quando poi la sera il vino nuovo finiva, e bisognava servire il vino vecchio, potevano sorgere allora contestazioni da parte di chi, vedendo la frasca, pretendeva di essere servito col vino novello.

E allora ‘o masto ordinava al garzone: leva ‘a frasca ‘a miezo ovvero rientra il ramo dall’esterno della bettola, per mettere definitivamente fine alla contesa. E così i napoletani, per traslato, usarono la frase per dire in generale eliminiamo potenziali motivi di scontro, finiamola qui, togliamo da mezzo le occasioni di contrasto.

E ancora oggi per porre fine ad una discussione animata usiamo dire: luvamme ‘a frasca ‘a miezo.

I locandieri antichi, quelli esperti, a tal proposito aggiungevano: ‘O vino bbuono nun ave bbisogno ‘e frasca.